di Francesco Capalbo
Ognuno di noi è attraversato da
pulsioni contrastanti. Difficilmente governabili.
Agogniamo il cielo, ma siamo
trattenuti dalla terra.
I voli degli umani, diceva
Guccini, sono goffi come quelli dei tacchini.
Anche Jole Santelli è prigioniera
di questa stregoneria.
La presidentessa della Calabria
ha ali leggere.
Nelle notti di agosto, guidata da
una grande astronoma, contempla le stelle.
Alcune volte vorrebbe toccarle.
I suoi piedi non sono in grado
però di librarsi nell'aria.
Disobbedienti come zavorre, le ricordano in ogni occasione che
anche lei sulla terra ha una famiglia, esigente e bramosa.