martedì 21 luglio 2020

San Sosti : la (s)grammatica del razzismo



di Francesco Capalbo


Giuseppe Ritondale è uno scultore di San Sosti che vive a Milano.
A prima vista potrebbe apparire che le sue opere trovino ispirazione solo da vicende legate alla comunità che lo ha generato.
In realtà interpretano il dolore degli ultimi, dei senza patria, dei reietti della storia.
Trasfigurano il dolore che risiede nell’ universo, rivelano al mondo le lacrime ed il sangue generati dalla arroganza dei potenti.
Giuseppe in questi giorni è a San Sosti per visitare l’anziano padre.
Sul cruscotto della sua macchina ha trovato un biglietto di “benvenuto”.
La persona di Giuseppe è indicata con aggettivi considerati alla stregua di ingiurie: comunista, nero, villengiante, no Global.
 Milano è pensata come la capitale del Covid 19 e non andiamo oltre…
Il documento tagliente e sgrammaticato merita la esecrazione di tutta la comunità.
Nello stesso tempo documenta l’atrofia del sentimento, l'eclissi dell’intelligenza, la gratuità dell’offesa, determinata dalle nuove forme di razzismo che ormai dilagano senza inibizioni né remore morali in ogni parte del nostro paese.


2 commenti:

  1. "eclissi dell'intelligenza" è il vero dramma del nostro bel paese

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  2. l'episodio mi lascia avvilito in generale . trattandosi di un mio grande amico legato alla sua terra e ai suoi compaesani trovo molto sgradevole quel biglietto che rappresenta il pensiero di qualcuno dal quale la gente di San sosti si dissocia

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