venerdì 29 giugno 2018

Mondiali di calcio 1938: l’Italia trionfa anche in Francia







Gli azzurri andarono in Francia decisi a ripetere la vittoria di Roma. L’inizio fu stentato, drammatico: solo nei tempi supplementari l’Italia riesce a superare la Norvegia, il portiere Olivieri è l’eroe della partita. I brasiliani, grazie alle prodezze di Leonidas eliminano i polacchi per 6 – 5 mentre la Germania dopo l’annessione dell’Austria, schiera quattro viennesi. Nei quarti di finale durissima lotta tra il Brasile e la Cecoslovacchia: tre espulsi e quattro infortunati ricoverati in ospedale. La partita finisce in parità, viene ripetuta ed i cecoslovacchi privi del portiere Planika soccombono di misura. L’Italia di Pozzo ritrova il gioco migliore e passa a Parigi contro la Francia (due reti di Piola e una di Colaussi). In semifinale il pubblico di Marsiglia incita il Brasile opposto all’Italia che va in vantaggio con Romero, poi pareggia Colaussi e Meazza sigla la vittoria. Nella finale di Parigi una doppietta di Piola e una di Colaussi stendono l’Ungheria.


Nella foto la formazione azzurra: Biavati, l’allenatore Pozzo, Piola, Ferrari, Colaussi; (in ginocchio) Locatelli, Meazza, Foni, Olivieri, Rava, Andreolo e Serantoni.

sabato 9 giugno 2018

Mondiali di calcio 1934: la prima volta dell’Italia





L’Uruguay non venne in Italia a difendere il titolo. Fu l’unica assente con l’Inghilterra fra le “grandi”. Gli azzurri cominciarono con un facile 7 – 1 con gli Stati Uniti. Nei quarti di finale il portiere spagnolo Zamora bloccò l’Italia, al gol di Ferrari rispose Regueidro; i tempi supplementari non modificarono il punteggio.
L’incontro venne ripetuto il giorno dopo: l’Italia cambiò cinque giocatori, la Spagna lasciò a riposo il portiere Zamora: Meazza segnò il gol decisivo. Ancora Meazza realizzò la rete del successo sull’Austria a San Siro. Il famoso “Wunderteam” danubiano fu eliminato. L’Italia trovò in semifinale la Cecoslovacchia, una vecchia e irreducibile avversaria. Il risultato restò bloccato a lungo sullo zero a zero, poi segnò l’ala cecoslovacca Puc: il grande sogno sembrò svanire ma ad otto minuti dalla fine pareggiò Orsi che trafisse Planicka, Nei tempi supplementari gli azzurri di Pozzo vinsero con un gol di Schiavio.

Nella prima foto: la formazione italiana. Da sinistra: Ferraris IV, Ferrari(coperto), Monzeglio, Combi, Meazza, Orsi, Guaita, Monti, Bertolini, Caligaris e Borel II (alfiere). Nella seconda foto: il portiere e capitano azzurro Combi stringe la mano al capitano dei cecoslovacchi Planika prima dell’inizio della partita.

venerdì 1 giugno 2018

Mondiali di calcio 1930: l'arbitro della finale fece l'assicurazione sulla vita




Solo quattro squadre europee (Belgio, Francia, Jugoslavia e Romania), parteciparono alla prima edizione dei mondiali: le altre rinunciarono per le difficoltà ed il costo della lunga trasferta in Uruguay. Fra le assenti l’Italia. La sorprendente Jugoslavia si qualificò per le semifinali assieme ad Argentina, Stati Uniti ed Uruguay. Il gioco fu molto duro, abbondarono gli incidenti specie dove giocarono gli argentini fra i quali ci furono Luisito Monti e Stabile che poi vennero a giocare in Italia. L’arbitro il boliviano Saucedo passò alla storia per aver decretato cinque rigori nella partita Argentina – Messico. Nelle semifinali l’Argentina eliminò gli Stati Uniti mentre l’Uruguay s’impose alla Jugoslavia. La finale fu incandescente: l’arbitro belga Langenus – designato a dirigerla – prima di scendere in campo fece un’assicurazione sulla vita. Da Buenos Aires partirono 20 navi con 20 mila tifosi argentini: a causa della nebbia giunsero a Montevideo quando il francese Jules Rimet aveva già consegnato la coppa.


Nella foto la formazione uruguayana (da sinistra) Dorado, Scarone, Castro, Cea, Irlarte; (inginocchiati) Gestido, Nasazzi, Balestreros, Mascheroni, Andrade, Fernandez.