La redazione di Millestoriemillememorie
Un’ antica ninna nanna calabrese, scritta (nel settembre del 1893) dall’etnologo cetrarese Giovanni de Giacomo è stata presentata, domenica 2 maggio, nella chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire di San Sosti nel corso di una partecipata manifestazione promossa dai siti “Goladelrosa.eu” e “Millestoriemillememorie”.
La ninna nanna, pubblicata per la prima volta sulla Rivista delle Tradizioni popolari, diretta da Angelo De Gubernatis, rivela come il genio del popolo calabrese si riversi con veemenza anche nelle espressioni più delicate.
La nenia è stata cantata da Isabella Iannello accompagnata da Calonico Luigi, Ranuio Pasquale e Stefano Saetta. I tre musicisti, utilizzando la chitarra battente e la lira calabrese, ne hanno ricostruito le atmosfere musicali, guidati in questa appassionata impresa dallo spartito originale del maestro Giovanni Savoia.
Hanno preceduto l’esibizione gli interventi di Raffaele Rosignuolo, di Francesco Capalbo e del parroco don Carmelo Perrone i quali sono stati concordi nel sottolineare l’importanza delle attività culturali nei processi di promozione umana e civile delle nostre popolazioni.
Per l’occasione Francesco Capalbo ha curato la stampa del volumetto “Duormi, gioiuzza mia, duormi e riposa”. La pubblicazione contiene il testo integrale della ninna nanna ed un breve saggio sull’impegno che Giovanni de Giacomo, in compagnia di importanti scrittori quali Benedetto Croce, Bonaventura Zumbini, Grazia Deledda e Antonio Fogazzaro, sostenne in seno alla Società delle Tradizioni Popolari.
Di seguito è possibile visualizzare il video di una parte della manifestazione.
Un’ antica ninna nanna calabrese, scritta (nel settembre del 1893) dall’etnologo cetrarese Giovanni de Giacomo è stata presentata, domenica 2 maggio, nella chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire di San Sosti nel corso di una partecipata manifestazione promossa dai siti “Goladelrosa.eu” e “Millestoriemillememorie”.
La ninna nanna, pubblicata per la prima volta sulla Rivista delle Tradizioni popolari, diretta da Angelo De Gubernatis, rivela come il genio del popolo calabrese si riversi con veemenza anche nelle espressioni più delicate.
La nenia è stata cantata da Isabella Iannello accompagnata da Calonico Luigi, Ranuio Pasquale e Stefano Saetta. I tre musicisti, utilizzando la chitarra battente e la lira calabrese, ne hanno ricostruito le atmosfere musicali, guidati in questa appassionata impresa dallo spartito originale del maestro Giovanni Savoia.
Hanno preceduto l’esibizione gli interventi di Raffaele Rosignuolo, di Francesco Capalbo e del parroco don Carmelo Perrone i quali sono stati concordi nel sottolineare l’importanza delle attività culturali nei processi di promozione umana e civile delle nostre popolazioni.
Per l’occasione Francesco Capalbo ha curato la stampa del volumetto “Duormi, gioiuzza mia, duormi e riposa”. La pubblicazione contiene il testo integrale della ninna nanna ed un breve saggio sull’impegno che Giovanni de Giacomo, in compagnia di importanti scrittori quali Benedetto Croce, Bonaventura Zumbini, Grazia Deledda e Antonio Fogazzaro, sostenne in seno alla Società delle Tradizioni Popolari.
Di seguito è possibile visualizzare il video di una parte della manifestazione.
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