sabato 9 febbraio 2019

I barbari alle porte e gli ascari di Cosenza




di Francesco Capalbo

A Cosenza il consigliere comunale del PD Marco Ambrogio, capogruppo uscente alla Provincia, è stato escluso dalla lista dello stesso partito per il rinnovo dei consiglieri provinciali, perché accusato di essere la stampella di Occhiuto, sindaco forzista della città.
Stando a quanto dichiarato dallo stesso consigliere, la notizia dell’esclusione gli è stata comunicata dal segretario provinciale, che ha indicato nei coniugi padroni del PD cosentino, i mandanti della draconiana decisione: “Mi dispiace, devo portare la tua testa sul piatto di Nicola Adamo ed Enza Bruno Bossio. Se ti candido sono finito”.
Se l’accaduto fosse confermato, dimostrerebbe che nel PD cosentino è in atto una vera e propria trasformazione organizzativa e militare. Per fronteggiare le virulenti truppe salviniane, il PD di Cosenza sembra voglia trasformarsi in un battaglione di ascari eritrei. Da un po' di tempo è infatti dominante la tesi che solo  un partito comandato da graduati "sciumbasci"(1) che tagliano la testa ai dissidenti e largheggiano nell'uso del “curbasc”(2) sarebbe  in grado di resistere ai nuovi barbari che ormai premono con insistenza alle porte della nostra regione.


(       (1) Sciumbasci: grado militare delle Truppe coloniali italiane, equivalente al grado di maresciallo del Regio esercito
          (2) Curbasc: Scudiscio in pelle d’ippopotamo usato dalle Truppe coloniali per le punizioni corporali


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