lunedì 27 aprile 2009

Anno Domini1965: San Sosti ha finalmente la prima sezione socialista



Così come in molti sono convinti che gli spaghetti siano il frutto bizzarro di qualche albero esotico, la democrazia viene concepita come una diavoleria della quale sono ignoti formule e processi.
Pochi sanno che la libertà che consumiamo nel nostro quotidiano, senza chiederci da dove provenga, non sempre c’è stata e che essa è stata coltivata dall’ardimento di persone indomabili e quasi sempre con poche risorse.
L’articolo qui proposto, firmato da Mario Aragona, parla dell’apertura della Sezione del Partito Socialista a San Sosti ed è tratto da “La Parola Socialista” del 30 Marzo 1965.
Si ponga attenzione all’anno indicato: è il 1965 non il 1892!. San Sosti ebbe infatti la prima sezione del Partito Socialista dopo 73 anni dalla sua fondazione e l’avvenimento venne salutato, nell’articolo, con parole di giubilo. I decenni precedenti erano stati dominati da una dittatura asfissiante, mutante, trasformista dalla quale il paese si liberò definitivamente con grandi travagli solo agli inizi degli anni 80.
In questo post, impegnandoci a ritornare in maniera analitica sull’argomento, vogliamo ricordare quanti investirono entusiasmo ed energia per conquistare alla democrazia lembi di territorio sui quali regnava sovrano l’arbitrio e l’arroganza.

Francesco Capalbo



Aperta a San Sosti la sezione del PSI


I Compagni del P.S.I. di San Sosti, dopo venti anni di governo democristiano hanno una sezione ufficiale ove liberamente possono riunirsi e discutere i problemi politici, sociali ed organizzativi dei numerosi lavoratori della zona.
A San Sosti i socialisti, benché non molto numerosi, ci sono sempre stati ma dovevano svolgere la loro attività, clandestinamente, per non subire rappresaglie dal più retrivo Don Rodrigo di manzoniana memoria, o se più piace dell’autoritarismo dittatoriale – fascista del manganello, delle purghe e del confino.
Ora tutto questo da qualche anno è finito, salvo qualche residuato ed i lavoratori hanno salutato con entusiasmo il Comp. Salvatore Frasca per inaugurare la sede locale del P.S.I.
Prima dell’inaugurazione ufficiale della nuova sezione, il compagno Frasca ha tenuto un pubblico discorso in Piazza Mercato ad una grande folla di lavoratori e simpatizzanti del partito.
Il suo vibrante, incisivo e convincente discorso è stato più volte applaudito dal libero uditorio.
Con parola facile ed avvincente ha tracciato una panoramica dell’attuale momento politico, illustrando fra l’altro, la funzione stimolatrice ed insostituibile del P.S.I., sia in campo nazionale, che provinciale, per la risoluzione organica ed immediata dei più scottanti problemi sociali, economici e morali della classe lavoratrice.

Mario Aragona

L'articolo è tratto da "La Parola Socialista " del 30 Marzo 1965

1 commento:

  1. amedeo palopoli27 aprile, 2009 22:16

    Professò, bel post, soprattutto l'argomento riguardante il socialismo

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