martedì 5 gennaio 2010

Cani alla Reggia


di Francesco Capalbo

Non vi venga in mente di far visita alla Reggia di Caserta in compagnia dei cani, celebrati dalla vuota ampollosità italica come i migliori amici dell’uomo.
Non importa che essi siano al guinzaglio o con la museruola, che posseggano il chip sottocutaneo, che i proprietari abbiano, per rimuoverne le loro deiezioni, paletta e sacchetto ecologico al seguito. Per gli educati cani d’appartamento, agghindati con vestitini e scarpette, come pargoli umani, l’eden di Caserta è off limits.
Un solerte custode vi avvertirà con fermezza che per essi è impossibile varcare la soglia dei giardini del pomposo Palazzo Reale voluto da Carlo III.
La spiegazione per questo originale impedimento non cercatela nella risaputa cattiveria di Diana. Il divieto non ha infatti il nobile compito di proteggere i visitatori dalle vendette della Dea della Caccia che, se sorpresa mentre fa il bagno nelle acque del parco, trasforma gli sventurati guardoni in cervi, così da farli sbranare da feroci cani.
I vostri miti bebè scodinzoloni non potranno entrare. Punto e basta!
Inutile mendicare altre spiegazioni, poiché si sa che i chiarimenti nei luoghi delle pubbliche terre di nessuno, sono leziosità inopportune, ghirigori per rompiscatole, decorazioni di cui si fregiano con discrezione (e un po’ con vergogna) solo i pochi eroi educati che la ventura ci permette di incontrare.
E’ bizzarro comunque constatare come solo i cani randagi, alcuni strafottenti e aggressivi, abbiano accesso alle verdi praterie reali, senza che alcun custode agiti, neanche per salvare le apparenze, i suoi pigri dinieghi.
Che la sorpresa non vi trafigga!
E’infatti universalmente risaputo che nei paradisi, ove una volta si sollazzavano i Borboni, tutte le porte sono dischiuse solo a chi si pone con non curanza fuori dalla legge. Quadrupedi o bipedi, che essi siano, poco importa.

Caserta, 28 dicembre 2009






© francescocapalbo.blogspot.com

Tutti i diritti di copyright sono riservati. Nessuna parte di questo articolo può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo cartaceo, elettronico, meccanico o altro senza l'autorizzazione scritta del proprietario dei diritti.


Nessun commento:

Posta un commento

E' gradito un vostro consiglio, un giudizio oppure...una critica sull'articolo pubblicato.